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Michela di filotrama

Come le fibre si fanno tessuto

Se ci segui da un po' sai quanto sia importante la ricerca dei tessuti che proponiamo: abbiamo scelto di lavorare solo tessuti in fibre naturali e deadstock cioè provenienti da giacenze di confezioni e aziende che lavorano abbigliamento sartoriale maschile.


Ma come diventano i tessuti che conoscete e che indossate?


I tuoi capi vivono grazie ai tessuti e questi sono il risultato del lavoro di aziende che investono, di figure professionali che studiano e progettano e realizzano prove per arrivare al campione e alla produzione, proprio come il nostro processo creativo e pratico dietro ogni nuovo modello.


Ma scaviamo ancora un po'…. i tessuti sono composti da filati e i filati sono composti da fibre.

Le fibre tessili, siamo arrivati all’origine: è da qui che tutto nasce. 


COSA SONO LE FIBRE TESSILI E COME DIVENTANO FILATO?


Le fibre tessili sono prodotti fibrosi che attraverso la filatura si compattano in fili sottili, forti e flessibili fino a diventare filati che, lavorati tramite tessitura, si fanno tessuti.


Per trasformare la fibra in tessuto ci sono diverse fasi da attraversare e che si possono racchiudere sotto il termine FILATURA

filatura

  • PULITURA-APRITURA-BATTITURA: le fibre vengono pulite dalle impurità

  • CARDATURA: serve ad orientare le fibre in un’unica direzione per renderle parallele, da qui nasce il primo semilavorato detto nastro

  • PETTINATURA:  in questa fase le fibre vengono pettinate e quelle con  lunghezza inferiore alla misura stabilita vengono eliminate, ed è un’ulteriore fase di pulitura, le fibre lunghe e omogenee diventano così regolari

  • STIRO: si fanno scorrere le fibre le une sulle altre per disporle su una superficie più grande 


Il nastro viene raffinato fino a diventare stoppino che subisce una prima torsione, preparato questo nel titolo voluto, viene fatta la filatura finale torcendo definitivamente le fibre su se stesse.


I filati sono pronti per la TESSITURA che è la tecnica utilizzata per dare origine ai tessuti e avviene tramite telai. 


tessitura con telai

I filati vengono disposti nel senso della lunghezza (ORDITO) e larghezza (o altezza) del tessuto (TRAMA)

L’intreccio di ordito e trama è detto ARMATURA.

E qui si aprirebbe un capitolo interessante che, magari, affrontiamo in un prossimo articolo.


tessuto rotoli
Eccolo, il tessuto!

MA LE FIBRE SONO TUTTE UGUALI?


Emmmm…… no!

Le fibre hanno diverse origini, quante volte hai sentito parlare di fibre naturali o artificiali?


Facciamo un bel ripassone perché è fondamentale per capire cosa trovi scritto nell’etichetta composizione del tuo capo, si parte da qui per essere consapevoli e vestire responsabile!


 Le fibre si dividono in:


NATURALI cioè le fibre che la natura ci regala e possono essere di origine VEGETALE tipo il cotone, lino, canapa…  e di origine ANIMALE tipo lana, cashmere, mohair…

Non richiedono processi chimici di lavorazione ma solo processi meccanici.


pianta di cotone

TECNOFIBRE cioè fibre che subiscono processi chimici e si dividono in

  • ARTIFICIALI tipo viscosa, acetato, rayon, modal  prodotte da polimeri di origine naturale e richiedono trasformazione chimica per essere lavorate

  • SINTETICHE tipo poliestere, nylon, polipropilene e prodotte chimicamente dall’uomo


A causa della forte richiesta legata alla sovrapproduzione, l’impiego di fibre chimiche è in continuo aumento perché l’uomo ha il controllo su tutto il processo, può produrne all’infinito ed hanno, solitamente, un costo più basso.


Le conseguenze di questo abuso le conosciamo tutti: l'inquinamento causato dai processi produttivi, la loro resistenza ed indistruttibilità che sembra un vantaggio ma è un bel problema visto che restano nell'ambiente per secoli, comportandosi inoltre in modo tutto diverso dalle fibre naturali a contatto con la nostra pelle. E pensa che siamo vestiti 24 ore al giorno, tolto il tempo della doccia,  quindi è importante fare attenzione a ciò che mettiamo e teniamo addosso!


I vantaggi dell'utilizzo di fibre naturali sono infiniti, anche qui argomento da approfondire in una nuova puntata ma, c’è un ma…   dire che la coltivazione e gli allevamenti di fibre naturali non provochino conseguenze sull'ambiente è falso.

 Come sempre noi esseri umani esageriamo e ci prendiamo più del dovuto: i terreni vengono portati allo stremo da colture e pascoli fino a diventare sterili e quindi vengono ‘invasi’ nuovi spazi, questo per produrre senza sosta andando contro i ritmi della natura, c’è inoltre da considerare l’altissimo consumo di acqua e l’uso di sostanze inquinanti utilizzate per accelerare la crescita…


Conclusioni


E quindi? Cosa devo scegliere? 

La scelta è legata al tuo modo di pensare e di vivere ma se sei qui con noi, 

in realtà, hai già fatto la tua scelta!


Il consiglio è sempre lo stesso: acquistare e vestire in modo responsabile.

Immaginare il settore dell’abbigliamento senza conseguenze sull’ ambiente non è pensabile.

Possiamo impegnarci però, se solo tutti scegliessimo da che parte stare,  nel fare abbigliamento privo di persone sfruttate e  sottomesse prima di tutto, e con danni limitati per l'ambiente


Contenere i danni: noi lo facciamo scegliendo tessuti già esistenti che, se non venissero recuperati, finirebbero in discarica e bruciati con ulteriori conseguenze sull’ambiente, voi lo fate scegliendo di vestire da realtà artigianali che hanno numeri umani e non producono più del dovuto.


Prima di acquistare, se in negozio, guarda sempre l’etichetta composizione e il Paese di produzione, per le piccole realtà come la nostra chiedi, chiedi sempre se hai dei dubbi, pochi e piccoli gesti ti renderanno più consapevole.



Per avere un’idea di cosa intendiamo per abbigliamento responsabile, ti consiglio di dare un’occhiata agli articoli precedenti.


Grazie per il tuo tempo.


Michela

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